Sperimentavo piatti italiani quando ho chiesto al nostro amico Andrea di insegnarmi a fare un risotto. Lui, come veronese, ha ovviamente scelto il risotto al tastasal, un piatto tipico della zona di Verona.
Tastasal, in dialetto veronese vuol dire "testare il sale". Si tratta di un impasto di carne di maiale macinata salata e abbondantemente pepata.
Nei secoli scorsi, le casalinghe della pianura veronese preparavano il risotto al tastasal per testare la salatura del impasto prima di cominciare a insacarlo e fare altri salumi come la sopressa, le salsicce, la stortina veronese e le salamelle.
Il bisogno allora di verificare se la carne fosse salata al punto giusto, ha fatto sì che nascesse un altro prodotto che ormai si usa in una serie di ricette come i rigatoni o i ragù al tastasal o la bistecca di tastasal.
Risotto al tastasal: La ricetta
Come succede per tutti i piatti popolari, le variazioni sono tante. Su internet troverete tantissime versioni della ricetta. Quella che vi propongo è quella della Fiera del Riso di Isola della Scala con l'aggiunta del vino bianco (come fa Andrea).
Ingredienti per 4 persone
440 grammi di riso Vialone Nano
350 grammi di tastasal
1 litro di brodo di carne
80 di burro
1 bicchiere di vino bianco
1 cipolla bianca
1 spicchio d’aglio
formaggio Grana Padano
sale, pepe e noce moscata
rosmarino
olio di oliva
Nell'articolo "Ricette parola per parola: Lessico per descrivere l’esecuzione di una ricetta", abbiamo visto che possiamo scrivere l'esecuzione di un piatto usando:
presente (2a pers. sing.)
presente (2a pers. pl.)
imperativo (2a pers. sing.)
imperativo (2a pers. sing.)
la forma impersonale
infinito
futuro esortativo (orale)
passato prossimo (orale)
In seguito, scrivo la procedura della ricetta usando il presente (2a pers.pl.) e il passato prossimo (1a pers. sing.) come se volessi rispondere alla domanda: Come hai preparato questo piatto?
Voi potete provare a scrivere la ricetta usando anche gli altri modi verbali.
Esecuzione in presente (2a pers. pl.)
Scaldate il brodo di carne.
Tritate la cipolla e fatela rosolare a fuoco basso con l'olio di oliva in una padella.
Aggiungete il tastasal, il rosmarino e l’aglio e fate cuocere. Salate e pepate.
In un’altra pentola tostate il riso con un po' di olio di oliva.
Concludete la tostatura del riso, sfumandolo con un bicchiere di vino bianco.
Aggiungete il brodo un po’ alla volta.
Poco prima della fine della cottura aggiungete il tastasal e mescolate.
A fine cottura mantecate con il formaggio grana, il burro e un pizzico di noce moscata.
Lasciate riposare per 3-4 minuti e servite.
Esecuzione in passato prossimo (1a pers. sing.) - "Come l'hai fatto?"
Prima ho scaldato il brodo di carne.
Dopo ho tritato la cipolla e l'ho fatta rosolare a fuoco basso con l'olio di oliva in una padella.
Ho aggiunto il tastasal, il rosmarino e l’aglio e ho fatto cuocere. Ho salato e ho pepato.
In un’altra pentola ho tostato il riso con un po' di olio di oliva.
Ho concluso la tostatura del riso sfumandolo con un bicchiere di vino bianco.
Ho aggiunto il brodo un po’ alla volta.
Poco prima della fine della cottura ho aggiunto il tastasal e ho mescolato.
A fine cottura ho mantecato con il formaggio grana, il burro e un pizzico di noce moscata.
Ho lasciato riposare per 3-4 minuti e ho servito.
Abbinate con un calice di Cabernet, di Merlot o di Valpolicella e buon appetito!
Salumi Tipici Veneti
Per gli amanti dei salumi, Veneto può sicuramene offrire un'esperienza di degustazione unica. Crudi o cotti, affettati o interi, ecco alcuni dei salumi tipici del Veneto:
Prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP
Sopressa Vicentina DOP
Zampone
Cotechino del Basso Vicentino
Figalét
Speck di Sappada (stagionato e affumicato)
Muse
Salamelle
Salame Bellunese
Salsiccia Luganega Trevisana
Luganega trevisana
Tastasal
Salame veneto e la lista non finisce qui...
Proverbi e modi di dire veronesi
Concludiamo questo breve viaggio in Veneto con 3 proverbi veronesi sul vino e sul mangiare.
"Dio tolga l’acqua a chi non piace il vino".
In dialetto veronese: "A ci no ghe piase el vin el Signor ghe cava l'aqua".
Il vino è parte integrante dell'identità veneta. Quindi, dire che non ti piace il vino suona proprio strano alle orecchie di un veneto.
"Il vino bevuto a casa non ubriaca".
In dialetto veronese: "El vin de casa no imbriàga"
"Chi non ha fame è ammalato oppure ha mangiato".
In dialetto veronese: "Ci no g'à fame o l'è malà o l'a magnà".
Fonti:
Francesco Scuderi, Spaghetti e mandolino:Tastasal, una squisitezza tutta veronese nel vostro piatto (Ultimo accesso: maggio 2020)
Convivium, I salumi tipici veneti (Ultimo accesso: maggio 2020)
Verona Sera, Proverbi veronesi dedicati al vino: la tradizione popolare in un bicchiere (Ultimo accesso: maggio 2020)
Verona Net, Proverbi veronesi (Ultimo accesso: maggio 2020)
Foto copertina Fiera del riso: la più grande festa italiana dedicata al risotto e al riso, Isola della Scala (VR)
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