Povero papero!
È vero che di fronte ai nomi di parentela occorre fare delle distinzioni, visto che la casistica è varia, ma non si tratta di un dubbio amletico!
In questo post vedremo a) la relazione tra gli aggettivi possessivi e l'articolo con i nomi di parentela, b) alcuni usi particolari dei pronomi possessivi e come sempre c) un po' di vocabolario.
Aggettivi possessivi e pronomi possessivi
Gli aggettivi possessivi indicano un possesso materiale, un rapporto affettivo, un'appartenenza spirituale, ecc. A parte Loro, che è una forma invariabile, concordano con i nomi nel genere e nel numero.
La mia borsa è rossa.
Le tue scarpe sono meravigliose.
La loro casa è grandissima.
Le loro camere sono al piano di sopra.
Gli aggettivi possessivi diventano pronomi possessivi quando sostituiscono un nome già espresso in precedenza.
La mia casa è più grande della tua.
Hai la tua penna, non usare la mia.
Il pronome possessivo è sempre preceduto dall'articolo determinativo, anche quando si riferisce a nomi di famiglia al singolare.
Mia sorella si chiama Antonella. Come si chiama la tua?
Quando il pronome possessivo è preceduto dal verbo essere, l'uso dell'articolo davanti al pronome possessivo è facoltativo.
Anna, questa borsa è (la) tua? - Sì, è (la) mia, grazie.
Articolo sì o articolo no?
Vediamo adesso nel dettaglio cosa succede con i nomi di parentela.
Articolo NO
1. L'articolo si omette davanti a un nome di parentela al singolare: madre, padre, figlio, figlia, fratello, sorella, marito, moglie, ecc.
Mia madre è più giovane della tua.
Nostra figlia va al nido.
2. Nei casi in cui il nome di parentela è accompagnato da un nome o cognome di persona, l'articolo viene omesso.
Mio nonno Gianni vive in Grecia.
Articolo Sì
1. Quando il nome di parentela è al plurale.
i suoi fratelli, le nostre figlie, le vostre sorelle, i nostri nonni, le sue cugine, ecc.
2. Quando al nome di parentela segue, o precede, un aggettivo.
Questa è la mia figlia maggiore.
Questa è la mia bella figlia.
3. Quando il nome di parentela al singolare è alterato: fratellino, sorellona, nonnino, ecc.
Lui è il mio fratellino.
La mia nonnina!
4. Con le varianti affettive dei nomi di parentela: babbo, papà, mamma, figliolo, figliola, ecc.
La mia mamma, il mio papà, il mio babbo, ecc.
5. Con le forme: patrigno, matrigna, figliastro, figliastra, ecc.
Il mio patrigno è molto gentile.
6. Con i termini che indicano rapporti sentimentali ma non ancora di parentela vera e propria: fidanzato, ragazzo, moroso, amante, ecc.
Il mio fidanzato viene domani.
La sua attuale ragazza è davvero gelosa.
7. In frasi con valore enfatico nelle quali il possessivo viene posposto.
Il figlio mio.
Il nonno mio.
8. LORO vuole sempre l'articolo.
il loro padre, la loro zia, il loro nipote, i loro fratelli, i loro nipoti, ecc.
Usi particolari dei pronomi possessivi
1. Al maschile plurale (i miei, i tuoi, ecc.) può indicare i famigliari, i compagni di partito, i commilitoni, i compatrioti.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi!
Salutami i tuoi.
Arrivano i nostri!
Essi sono dei nostri.
2. Al femminile singolare può significare:
a) Lettera, missiva
Come ti spiegavo nell'altra mia.
In risposta alla vostra, la informo che accettiamo la proposta.
b) Opinione, idea
Ognuno ha il diritto di dire la sua.
Era così furioso che non ho osato dirgli la mia.
c) Salute (con la preposizione alla)
Beviamo alla nostra!
Alla tua!
d) Preceduto dalla preposizione dalla assume il significato di parte.
Alla fine l'ho convinto e l'ho tirato dalla mia.
3. Al femminile plurale
a) Indica birichinate, sciocchezze, battute di spirito. Si trova quasi sempre preceduto da una delle/qualcuna delle.
Ne hai detta una delle tue! (sciocchezze)
b) Nell'espressione idiomatica ''stare sulle sue'' che significa non dare confidenza.
Ho fatto di tutto per farla sentire bene, eppure dopo tutto questo tempo, sta ancora sulle sue.
Alcune delle parole e delle frasi che usano i nostri due protagonisti.
tentativo di riconciliazione o tentativo di conciliazione: è un modo di risoluzione delle controversie civili attraverso il quale le controparti raggiungono un accordo.
Il tribunale, prima di autorizzare il divorzio, convoca gli sposi per un tentativo di riconciliazione.
riconciliarsi: rappacificarsi, conciliarsi di nuovo.
riconciliarsi con i genitori, riconciliarsi con un avversario
riconciliarsi con se stessi (trovare un equilibrio interiore)
rimediare: aggiustare una situazione negativa o problematica, risolvere.
Mi dispiace. Come posso rimediare?
fare pace: rappacificarsi dopo aver litigato.
È l'occasione ideale per fare pace.
è colpa (di): responsabilità.
Non è colpa tua.
Infine si sono separati ed è colpa di entrambi.
entrarci nulla/niente: non avere a che fare, non avere a che vedere.
Io non c’entro niente.
ficcare il naso: intromettersi, impicciarsi.
Non devi ficcare il naso nella vita intima della gente.
uffa: (esclamazione) esprime noia, fastidio, impazienza.
Uffa, che caldo!
mammone: chi è troppo attaccato alla mamma.
Non so se dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, ma sono certa che dietro ogni uomo mammone c'è una donna che l'ha fatto diventare tale.
Comments